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Bill Bock

Birra doppio malto naturale, non filtrata, 100% malto d'orzo. Le sensazioni olfattive sono dominate da aromi intensi di malto ben supportati da sentori di frutta e luppolo. Al gusto la birra è calda e non stucchevole, con buona luppolatura supportata dalla dolcezza del malto che conferisce un amaro pulito. 

Informazioni

Gradazione:
7.0%
Stile:
Bock non filtrata
Fermentazione:
Bassa
Aroma:
Sentori di frutta e luppolo
Colore:
Ambrato
Abbinamento:
Risotti, carni rosse, selvaggina, formaggi stagionati, pesce affumicato, cioccolato.

Lo stile Bock 

Tra gli stili di birra a bassa fermentazione (Lager) sicuramente le corpose Bock meritano una collocazione di prestigio. 

Questo stile affonda le proprie radici nella tradizione birraia della Germania medievale, nella città sassone di Einbeck, che oltre a dare il nome a questo stile fu anche importante centro brassicolo e grande esportatore verso l`Europa settentrionale.

Nel 1617 il birrificio Hofbrauhaus ingaggiò un birraio del villaggio sassone per ricapitare la ricetta delle Bock in loco decretandone il successo definitivo per questo stile.

Nel 1627, su richiesta di Massimigliano I Re di Baviera, un gruppo di monaci dell'ordine di san Francesco de Paola giunsero a Monaco e furono accolti nel monastero Neudeck ob der Au. Di lì a poco i frati, chiamati in tedesco Paulaner dal nome della piccola cittadina in provincia di Cosenza da cui proveniva il suo fondatore, cominciarono a produrre birra. Le prime testimonianze risalgono al 1634 e parlarono di una birra forte e corroborante adatta a sostenersi durante i lunghi periodi di giugno che tutti i frati dovevano osservare durante la quaresima, meritando così la definizione di "pane liquido".

A causa di invidie diffuse, dovute alla particolare bontà della birra che producevano, i monaci furono minacciati di scomunica. Decisero così di inviare al Papa un barile di birra perché il Santo Padre si pronunciasse sull'opportunità che i frati la consumassero nel periodo di digiuno. La distanza, la variazione di temperatura dovuta alle calde primavere del centro Italia alterarono la birra che arrivò a Roma inacidita Il Papa ne bevve e decretò che non solo i monaci potevano consumarla, ma anzi andavano elogiati perché la bevanda era davvero gradevole. 

In tutta la Baveria cominciarono anche a svilupparsi alcuni stili di derivazione, come la Doppelbock, le Maibock e le Bock di frumento (cioè le Weizenbock).